venerdì 28 settembre 2012

GRAZIE !






Voglio ringraziare pubblicamente tutti i medici e gli infermieri dei tre ospedali in cui sono stato ricoverato perché mi hanno aiutato a superare il momento più difficile della mia vita.

Hanno fatto tutto il possibile, ed anche l’impossibile, per farmi stare meglio; per sostenermi anche psicologicamente.

Hanno svolto il proprio lavoro con competenza, professionalità, e, soprattutto,  con passione e carità. Senza il loro aiuto oggi non sarei qui; ero sull’orlo del precipizio, e loro – e non sono retorico - mi hanno restituito alla vita.

Posso dire di aver incontrato l’Italia migliore, che –pur tra mille difficoltà – dà il meglio di sé.

GRAZIE !

Questi i motivi.

Non troverete alcun nome, perché le persone che mi hanno aiutate sono davvero tante; e di qualcuno non ricordo, o non ho mai saputo, il nome.

Mercoledì 15 agosto 2012, alle due di notte, la guardia medica – chiamata perché avevo difficoltà di respirazione malgrado la cura in corso per una bronchite – mi disse di andare immediatamente in ospedale perché avevo la pressione a 200, anche dopo che mi era stato iniettato un farmaco, e di non fare sforzi.
Arrivato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento un infermiere, con una sedia a rotelle a cui incredibilmente mancava l’appoggiapiedi, mi ha portato nella sala di primo intervento ed aiutato – con suoi colleghi -  a salire sul letto.
Stavo malissimo.
Hanno misurato la pressione, che intanto era arrivata a 250. Poi ho cominciato a tossire. I colpi di tosse erano talmente forti che ho dovuto togliere gli occhiali. Dopo un po’ ho cominciato a sputare sangue:  non riuscivo a respirare. Mi mancava letteralmente il fiato. In quel momento ho pensato che stavo per morire, che non avrei più visto mio figlio, che non ha ancora sei anni, e le mie figlie. Ero disperato.
Non so quanto tempo è passato e quanti e quali medicinali mi sono stati somministrati, ma la mattina la pressione era scesa a livelli meno preoccupanti e, sulla base dei risultati delle analisi che mi erano state fatte, sembrava che tutto dovesse dipendere da un’insufficienza renale. Mi era stato messo un catetere vescicale. Ed anche l’ossigeno.
Date le mie condizioni, sono stato trasferito all’unità di terapia intensiva del reparto di cardiologia, e tenuto sotto controllo costante (cuore, pressione). Hanno iniziato immediatamente una terapia.
Nel primo pomeriggio mi è ritornata la tosse, fortissima. Ho ricominciato a sputare sangue, la pressione è risalita, sentivo il cuore battere all’impazzata. Sono intervenuti anche medici del reparto di Rianimazione ed ho superato anche questa seconda crisi.
Accertata l’insufficienza renale – con esami ed una consulenza nefrologica –,  e che l’anemia – mi sono state fatte due trasfusioni – non era dovuta a lesioni interne, sono stato trasferito a Nocera Iinferiore.
Arrivato al reparto Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore nella tarda mattinata di sabato 18 agosto hanno immediatamente avviato tutti gli esami necessari, e possibili, per formulare la diagnosi. Martedì 21 agosto, siccome i valori relativi alla funzionalità renale – monitorati quotidianamente – peggioravano velocemente, mi è stato messo il catetere giugulare, ed ho fatto due ore di dialisi; ripetute giovedì e sabato, quando ho anche fatto due plasmaferesi.  Tutti gli esami effettuati – del sangue, delle urine, ecografie, tac e quant’altro (ho fatto più esami nel corso della degenza che in tutta la mia vita) – non erano però sufficienti per formulare la diagnosi. Era indispensabile sottopormi ad una biopsia del rene.

Trasferito lunedì 27 al reparto Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale  Maria SS. Addolorata di Eboli, nello stesso pomeriggio ho fatto  dialisi e plasmaferesi. Ho anche firmato il consenso alla biopsia, siccome si tratta di un intervento che presenta dei rischi. Il giorno successivo – la pressione era su livelli accettabili ma non ottimali - è stata eseguita la biopsia. Grazie alla bravura ed all’esperienza del chirurgo e del suo staff  è’ andato tutto benissimo, come confermato da una ecografia eseguita la sera. Svolte ulteriori analisi,  definita la diagnosi e la terapia sono stato dimesso il 6 settembre 2012

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